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Giacomo Leopardi, autobiografia, edizione, Abbozzi della vita di Lorenzo Sarno, Diario d'amore, Appunti e ricordi, Ottocento, Letteratura italiana
Abstract
La collana, di cui si propone qui il primo volume, rappresenta un esperimento editoriale per molti aspetti nuovo: offre la riproduzione in facsimile dell’autografo di un’opera o di una sua porzione significativa. L‘immagine fotografica consente al lettore di cogliere con relativa facilità e con suggestiva evidenza i processi compositivi, le esitazioni del pensiero, i cambiamenti imprevisti e le correzioni che accompagnano la nascita di un testo, seguendo da vicino la genesi complessa e difficilmente formalizzabile della scrittura. Lungi dal servire a fini meramente ecdotici, il manoscritto originale diviene così un documento in grado di fornire informazioni critiche e interpretative essenziali, che rischierebbero di andare perdute in una normale edizione e sarebbero meno immediatamente percepibili in un’edizione critica tradizionale. La trascrizione che segue l’autografo non intende peraltro fornire l’edizione di quel testo, ma vuole esserne una trascrizione fedele, che consenta di conoscere le abitudini scrittorie, la lingua e la pronuncia privata di un autore: con le sue peculiarità grafiche e ortografiche, le sue anomalie di accentazione e di interpunzione, le caratteristiche e le irregolarità che difficilmente si possono riconoscere in un’edizione vera e propria. In questo tipo di trascrizione sono conservate anche le sviste (come possibili segnali che in qualche caso si potranno anche decifrare), a meno che rendano ‘impronunciabile’ la frase: in questi minimi casi si è corretto l’errore evidente, registrando tuttavia a piè di pagina la lezione originale. Una trascrizione di tal genere vuole essere in effetti un ausilio alla decifrazione individuale del manoscritto e al riconoscimento del complesso processo compositivo di un’opera. Una breve Nota al testo indica la provenienza del manoscritto e segnala eventuali accorgimenti specifici della trascrizione. Un saggio del curatore, di carattere non filologico ma interpretativo, propone infine alcune possibili linee di lettura, mettendo a frutto anche le suggestioni provenienti dall’autografo, ora verificabili dal lettore non professionista grazie alla riproduzione in facsimile.